giovedì 10 dicembre 2009

#7: L'anti anti-berlusconismo

A cui la risposta migliore e' come al solito quella di Leonardo, che mette a disposizione dei pensieri che ho in testa le parole migliori:

"Conosco persone, e neanche poche, dispostissime a indossare uno straccetto di qualsiasi colore, e a tenerlo per mesi e mesi ... ma qualcosa di viola contro Berlusconi, eh no: troppo facile, troppo cheap, populista, oppure snob, in ogni caso fuori luogo. 
[...] Dite che non fanno proposte concrete. Ma vi siete letti la piattaforma dei verdi iraniani, o degli arancioni birmani, o dei tibetani? Sono concrete, realistiche le loro proposte? I viola sono populisti, dite. A parte che mi basterà svoltare l'angolo per sentire l'accusa opposta (“elitari”); ma il populismo lo fanno i leader che assecondano i bassi istinti del popolo. Ce l'hanno i viola un leader? Non ancora, non necessariamente. Non sono populisti: i viola sono popolo. 
[...] dove va il popolo ci sono sempre i chioschi di caldarroste e prima o poi arriva anche il tizio un po' matto che cerca di venderti la biowashball. Ma se vi siete messi in testa che l'antiberlusconismo sia un'adunata d'imbecilli montata dai venditori di biowashball, non avete capito molto degli italiani. 
[...] Gli antiberlusconiani si meritano almeno lo stesso rispetto si tutte le minoranze antropologicamente interessanti.
[...] C'è questa piccola differenza, nel far rimarcare tra tutte la priorità di mandare via il Moloch. Vi sembra ingenua? A me sembra ingenuo pensare di poter parlare di giustizia mentre un delinquente è al governo coi suoi avvocati. Mi sembra ingenuo parlare di pluralismo quando lo stesso delinquente fa e disfa giornali e telegiornali nazionali.  Mi sembra ingenuo far finta che non esista, semplicemente.  
[...]  Non ci sarà mai né meglio né peggio, finché l'Italia gira intorno a Lui. E no, non siamo stati noi a fargli girare l'Italia intorno. 

 (via Leonardo)

lunedì 7 dicembre 2009

In piazza ma anche no

I paradossi del PD spiegati da Luca Ricolfi:


"Il Pd attuale sembra ancora ipnotizzato dalla dottrina Veltroni: infatti cerca disperatamente un accordo sulla giustizia, sulle riforme istituzionali, e in prospettiva sulla legge elettorale, mentre critica duramente il governo sulla politica economica, sull’evasione fiscale, sulla scuola, sull’università, sulla sicurezza, sulla criminalità, sull’immigrazione, sul terremoto, insomma praticamente su tutto quel che fa. 

Io penso che la dottrina Veltroni sia errata, e che le cose stiano semmai al contrario: il dialogo (quasi) impossibile è quello sulle regole, il confronto possibile è quello sulle riforme economico-sociali (come è già successo, quasi di nascosto, con la riforma Brunetta-Ichino della Pubblica amministrazione)." 

giovedì 3 dicembre 2009

Ivy League de noantri

A me quel che colpisce di piu' di questa vicenda e' che si possa diventare vicepresidente del CNR in virtu' di una cattedra in Storia Moderna all'Universita' di Cassino e come coordinatore di corso di laurea all'Universita' Europea di Roma. (Quest'ultima ancora in attesa di approvazione ministeriale come universita' cattolica non statale legalmente riconosciuta).

martedì 1 dicembre 2009

Poi uno dice noi italiani siamo creativi...

Come promuovono la lettura in Nuova Zelanda (quel posto in culo al mondo che conosciamo solo per aver ospitato Il Signore degli Anelli):




E come la promuove il Paese che "noi italiani siamo creativi, la moda, il design, blah blah..."