mercoledì 30 settembre 2009

Ne manca uno



Che sarebbe, ovviamente, Ladyhawke*.


Ma comunque, questa mappa dei migliori film di tutti i tempi, modellata sullo stesso schema-metropolitana di Web Trends, mi sembra buona e giusta. (Poi a me "Il labirinto del fauno" continua a sembrare una stronzata, ma comunque...)





E adesso mi dedico a quel che sto aspettando di fare dal primo momento che l'ho vista: la stampo, e come un bambino secchione cancello tutti i film che ho gia' visto, e vedo cosa mi manca. (Se poi siete tecnologici, potete farlo qui a colpi di mouse)


* Per chi avesse la malsana idea di chiedersi perche'. Lei:




#5: 140.000.000.000€ di evasione fiscale







Miliardo piu', miliardo meno. Di Euro, s'intende.


Fortuna che ora un mezzo sputo di questa miliardata potrebbe tornare in Italia con l'ennesima versione dello scudo fiscale, la cui ratio continua ad essere:"Hai rubato qualche punto di Pil? Dammi una caramella e siamo pari".


E a chi e' talmente sprovveduto da pagare regolarmente le tasse non venga in mente d'incazzarsi, perche' come spiega Berlusconi: 
“chi fa il proprio dovere deve essere sereno e non guardare a chi non lo fa”. E fra gli esempi di chi fa il proprio dovere, Berlusconi ha citato “primo fra tutti il presidente del Consiglio, che con il suo gruppo è il primo contribuente d’Italia” (via Disma)

 Che mi sembra una conferma dell'importanza delle nostre radici cristiane, precisamente nei dintorni del "porgere l'altra guancia" (Luca, 6, 27-38)

domenica 27 settembre 2009

Io Repubblica non la capisco.

Mettiamo che sei uno dei principali quotidiani in un momento di tracollo catastrofico della carta stampata, in un paese che già di suo i giornali li legge poco.
Mettiamo che per sostenere le vendite, oltre che per altri e anche più nobili motivi, decidi di tornare a fare il cane da guardia del potere, con un'inedita iniezione di giornalismo d'inchiesta.
Mettiamo anche che portando avanti questa linea editoriale ti fai portavoce delle grande ambizioni del giornalismo, coinvolgendo i media stranieri e imbarcandoti in una campagna per la libertà di stampa.
Mettiamo poi che, per come si consumano i media in Italia, il pubblico per te più importante è quello che gira su internet: perchè è in sè un pubblico d'avanguardia, perchè internet è l'unico spazio mediatico davvero libero e plurale in Italia, perchè ci si trova chi ha una maggiore sensibilità internazionale, ecc..


Ecco, detto tutto questo, mi spieghi perchè se io vado sul tuo sito, tu, Repubblica, di fianco ai grandi reportage sulla politica internazionale e sulle epiche miserie del nostro governo, mi metti notizie come queste?


- F1: Beyoncè pit stop a Singapore la cantante incontra Nicole ai box
- Tennis, smah punto e partita il bacio appassionato di Kimiko
- Erika è "Miss Maglietta Bagnata" vince la segretaria di Bordighera (giuro, tutto vero, comprese le virgolette e Bordighera)
- La ragazza balla sotto la pioggia il video spopola su Youtube
- Suore e carabinieri in rosa per le vie del centro di Roma


Ecco, io non voglio tirare in ballo l'elitismo, ma di fronte a roba così il commento inevitabilmente, irrimediabilmente, non può che essere: 



Che poi io, per curiosità, l'ho pure cliccata la ragazza che balla sotto la pioggia, e c'era proprio il video di una che per unminutoezeroduesecondi balla sotto la pioggia. A milano, in via Tortona. Sti cazzi. Appunto.


(Ovviamente, in mezzo a tutta la battaglia ideale per la difesa del copyright, e dei contenuti, e tutto il resto, Repubblica invece di fare un embed del film di youtube, se l'è ciucciato tutto e messo nel proprio lettore video, così, senza manco un link.)
(Ma siccome sono scarsi, ma proprio scarsi,  di fianco al video non hanno nemmeno messo la possibilità di condividerlo. E dire che qualcuno che si occupa di internet, lì, ci sarebbe pure...)

martedì 22 settembre 2009

Boccaloni

Pochi mesi fa era circolato l'annuncio che Ryanair avrebbe offerto posti in piedi sui propri voli.

Era chiaramente una bufala, ma e' stata comunque ripresa e spacciata come notizia da battaglioni di giornalisti che neanche per un attimo si sono posti il dubbio di quanto un'ipotesi del genere sia compatibile con la sicurezza sui voli. (La solita trafila "tiratesuloschienaleallacciatelacintura...")

Ecco, dato che sono passati pochi mesi, ti vorrai fermare a riflettere un momento, anche uno solo, prima di pubblicare questo?



O perlomeno, un piccolo interrogativo sulle cinture di sicurezza? Ci si avvinghia l'uno all'altro, che sarebbe anche interessante? C'e' una futuristica ragnatela che va su e giu' per la cabina? Mister Fantastic d'ordinanza su ogni volo?

lunedì 21 settembre 2009

Cosi' Parlo' Feltri


Da l'Europeo:


"Per quattordici anni, diconsi quattordici anni, la Fininvest ha scippato vari privilegi, complici i partiti: la Dc, il Pri, il Psdi, il Pli e il Pci con la loro stolida inerzia; e il Psi con il suo attivismo furfantesco, cui si deve tra l'altro la perla denominata ‘decreto Berlusconi', cioè la scappatoia che consente all'intestatario di fare provvisoriamente i propri comodi in attesa che possa farseli definitivamente.




Decreto elaborato in fretta e furia nel 1984 ad opera di Bettino Craxi in persona, decreto in sospetta posizione di fuorigioco costituzionale, decreto che perfino in una repubblica delle banane avrebbe suscitato scandalo e sarebbe stato cancellato dalla magistratura, in un soprassalto di dignità, e che invece in Italia è ancora spudoratamente in vigore senza che i suoi genitori siano morti suicidi per la vergogna".
E quindi, a commento della legge Mammi': "Il dottor Silvio di Milano 2, l'amico antennuto del Garofano, pretende tre emittenti, pubblicità pressoché illimitata, la Mondadori, un quotidiano e alcuni periodici. Poca roba. Perché non dargli anche un paio di stazioni radiofoniche, il bollettino dei naviganti e la Gazzetta ufficiale, così almeno le leggi se le fa sul bancone della tipografia?"
(Vittorio Feltri)


Ebbene si', qui si legge, fra le altre cose, pure Dagospia. E Stefano Accorsi spiega perche'.


#4: I premi a c***o






Visto che in questi anni non ci si fa mancare niente, dopo aver portato il cialtronismo oltre i livelli umanamente immaginabili ci si da' da fare per celebrarlo.


Per la serie "La Faccia Come Il Culo", ecco alcuni esempi di sistema decadente che se la suona e se la canta:


- "Premio Talento del futuro": Noemi Letizia. (Quella che...va beh, lo sapete)


- "Premio Giovanni Paolo II" per l'operato in difesa della Cristianita': Roberto Calderoli. (Quello che si e' sposato con "rito celtico", quello di "negri", "culattoni" e altre amenita', quello dello sparare agli immigrati che alla fine pure il Vaticano s'e' un po' risentito)


- "Premio giornalistico Giorgio Lago": Bruno Vespa. (Quello di "la trasmissione gliela cuciamo addosso", e altre cosucce che si possono leggere qui)




Poi uno si puo' interrogare su quali modelli passiamo ai giovani talenti, ai cristiani e ai giornalisti, ma perche' stare a farsi del male?

Communist press

Stamattina un milioncino di inglesi ha letto questo andando al lavoro:



Uno direbbe che la stampa comunista (in questo caso Metro) non conosce confini, e che passa tutto il tempo appresso ad ogni alito di vento italico pur di mettere in difficolta' l'Egoarca, ma poi va a leggere l'articolo e si vede che dell'Italia non sanno granche': fa tenerezza leggere che secondo loro le dichiarazioni di Brunetta hanno "provocato ancora un altro mal di testa a Berlusconi".
Me li immagino, questi ingenuotti di inglesi, che si aspettano chissa' quale reazione scandalizzata della societa' civile, e un esercito di spin doctor berlusconiani che si danno da fare per correggere, stemperare, mettere una pezza...


(Che poi uno dice: "E va beh, manco l'avessero messo in prima pagina..." Vero. In prima pagina c'era un articolo dedicato alla "follia" dei due miliardi di tagli alla scuola proposti dal governo Brown.
Un po' come le prime pagine italiane sulla riforma Gelmini, con i giornali che no, non si sono fatti distrarre dalla vaccata del grembiule, e hanno fatto il proprio dovere denunciando il martirio finanziario a cui si e' deciso di sottoporre la pubblica istruzione.)

giovedì 17 settembre 2009

Where's Wally?

Che a Berlusconi piaccia la patata di varia provenienza è un problema suo, di sua moglie e di chi lo vota per difendere i valori della famiglia tradizionale.
Però qui, per riassumere:

- il 18 agosto 2002, mentre è in corso la crisi tra la Georgia e la Russiadell'amico Putin, lui organizza un karaoke (immagino di solidarietà) a Villa Certosa resuscitando Simon Le Bon (beh, c'avrà pensato il ministro degli Esteri? Era alle Maldive)

- a settembre dovrebbe presentare l'Expo 2015 con Frattini e la Moratti, e si imbosca in Umbria alla clinica del benessere (Da solo? No. Ma a questo punto non è nemmeno importante.)

- intanto Gianni Letta cerca di salvare Alitalia, da solo. Quando torna dall'Umbria Berlusconi se ne prende il merito. (Che ci sarebbe anche da capire cos'abbia fatto in una sua vita precedente, Gianni Letta, per farsi prendere a sberle da decenni...)

- il 27 Dicembre fa saltare l'appuntamento al Quirinale con Napolitano, e si chiude a Palazzo Grazioli in dolce compagnia (Qualche giorno dopo manda al Papa un messaggio che manco Corrado Guzzanti l'avrebbe scritto meglio: «Il Natale è un momento di riflessione sul messaggio cristiano di speranza, la famiglia è il nucleo centrale della società».)

Che poi una persona dignitosamente di centrodestra dovrebbe anche chiedersi cosa l'abbiano eletto a fare.

Ma in tutto questo il dettaglio più piccolo e più rivelatorio è: "Nessuno sa dove sia il Cavaliere [...] I cronisti chiedono spiegazioni, circolano diverse ipotesi, dalla clinica Méssegué, alla trasferta a Portsmouth per vedere il Milan in coppa, fino al check-up al San Raffaele per le analisi di rito." Che se qui a Londra sparisse Gordon Brown, con il dubbio che sia andato a vedersi una partita dei Rangers o si sia rintanato in una spa, i giornali farebbero titoli a 90 colonne pretendone le dimissioni per manifesto menefreghismo verso il Paese. Altro che stampa comunista...

Quelli che fra Feltri e Boffo se la sbrigassero fra di loro... (E in effetti...)

Certo, lo scontro su ipocrisia e morale e' falso come un dribbling di Inzaghi, e non e' altro che una scudisciata a chi ha osato per sbaglio, distrattamente, moderatamente, avanzare qualche timido dubbio verso il Premier Maximo, ma comunque

"[...] lo sputtanamento di un signore che da anni combatte una battaglia per l'oscurantismo cattolico, per l'emarginazione di chi ha preferenze sessuali non approvate da un consiglio di preti, per il controllo della religione sulla politica, sulla ricerca scientifica, sulla medicina, sull'istruzione è cosa buona e giusta e mi rifiuto di partecipare ad una campagna in difesa del diritto di questo signore ad essere una merda ipocrita."


E poi, quasi en passant, "lo scontro in Italia è fra Berlusconi e la Chiesa Cattolica, nonostante tutti gli starnazzamenti di Repubblica: le due forze che si stanno battendo sono quelle, i progressisti hanno smesso di essere un'entità rilevante in Italia se non nella loro stessa percezione." (Da Inminoranza)

domenica 13 settembre 2009

#3: i divieti dementi









Esempi sparsi del surrealismo prodotto dalla cialtroneria italiana, quando si applica agli enti locali. Gli stessi cui il federalismo dovrebbe consegnare maggiori poteri, per dire...


- vietato trasportare merce in borsoni sacchetti di plastica e simili (Venezia)
- vietato fare castelli di sabbia (Eraclea, Venezia)
- vietato sedere sulle panchine se si ha meno di 70 anni (Vicenza)
- vietato bere o mangiare panini all’aperto. Vietato anche sostare sulle panchine e nei parchi pubblici dopo le 23 (Voghera)
- vietata a vendita degli alcolici dopo le 22 nelle strade del centro storico (Genova)
- vietati i massaggi in spiaggia (Rimini e tutta la costa romagnola)
- vietato il bagno di notte (Maiori, Salerno)
- vietato mangiare nelle aree comunali (Alassio)
- vietato vendere alcolici ai minori di 16 anni (Milano)




#1: La crema fritta



Come la fanno nelle Marche, sia chiaro. Non quel succedaneo con il semolino che si trova in giro...

#2: Gabriella Carlucci vs la pedofilia





La storia è vecchia, per cui la riassumo per sommi capi:


- Siamo nel 2008, e non impazza la pedofilia. Impazza però internet, che è una cosa di cui la nostra Gabriella, come tanti altri, non capisce una mazza, e quindi, come a tanti altri, le fa paura.


- Mentre persone molto più preparate si interrogano sulla complessità di una società digitale senza barriere, la Carlucci decide di regolamente internet. Così, tutta da sola, con un ddl. Con un Lodo Carlucci che prevede l'abolizione per legge dell'anonimato su internet, con responsabilizzazione di chiunque anche solo ospiti un commento anonimo diffamatorio.


- La proposta è doppiamente una stronzata: non solo perchè regolamentare la tecnologia è difficilotto, se no le major discografiche starebbero ancora a contar miliardi invece che sbattere la testa contro la pirateria, ma anche perchè il principio di corresponsabilità di chi ospita un contenuto equivale, nè più nè meno, a chiudere un'edicola che venda un giornale che ospiti un articolo diffamatorio. O a sigillare un centro commerciale al primo pirla che va dentro e urla "Carlucci ladra".


- Qualcun altro poi ci ha pensato su, e ha scoperto che è una stronzata tripla: voglio far tirar giù il sito web di un mio concorrente? Lascio un commento con intento diffamatorio, disperso fra i tanti e difficile da rintracciare al momento, e poi faccio partire una denuncia alla magistratura. Bum.


- Questa stronzata in tre (e più dimensioni) è stata poi avvolta in una bella carta stagnola di demagogia, spacciandola per una proposta contro la pedofilia online. Dopodichè è bastato che uno aprisse il disegno di legge per svelare la sua vera origine: opera di Davide Rossi, ennesimo analfabeta digitale oltre che presidente di Univideo, in prima linea contro la pirateria.




Anche qui, il punto non è che nella sua battaglia per i pedofili la Carlucci dimostri ignoranza (internet per i pedofili è come i giardinetti e le strade: o chiudiamo tutto, o niente) o squilibrio mentale, augurando a Gilioli che suo figlio venga intercettato dai pedofili su Facebook. O incompetenza, visto che fra tutti i luoghi di internet, ma proprio tutti, Facebook è quello in cui è meno probabile essere rimorchiati da un pedofilo, trattandosi di sistema chiuso.


Il punto è che Gabriella Carlucci è nostra rappresentante in Parlamento, e vicepresidente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia.


Perchè?

#1: Gabriella Carlucci vs la Fisica mondiale





Il posto d'onore non poteva che toccare alla Gabri, destinata peraltro a raddoppiare.
La vicenda si può riassumere così, ed è tragicomicamente vera:


- quando il Parlamento affonta la riconferma del fisico Luciano Maiani a presidente del CNR, un gruppeto di teocon esprime voto contrario perchè, vai a vedere, Maiani era stato tra i docenti firmatari di un appello che esprimeva perplessità sul fatto che proprio Papa Ratzinger fosse invitato a celebrare l'inaugurazione dell'Anno Accademico della Sapienza. Come questo metta in dubbio le capacità scientifiche di Maiani non è dato sapere, ma comunque...


- per fornire una pezza d'appoggio al proprio voto, o più probabilmente perchè si era appena sniffata funghi dallo Spazio Profondo, Gabriella Carlucci (proprio quella che conosciamo noi, quella della tv, non un'altra) (così, per chiarire), attacca Maiani sostenendo che sia un incompetente responsabile di notevoli danni alla credibilità internazione dell'Istituto di Fisica Nazionale e del Cern, citando un giudizio del premio Nobel Sheldon Lee Glashow


- quel che sfugge alla Carlucci è che la comunità mondiale della fisica è, appunto, una comunità, e come tale le voci girano, e la gente risponde: nello specifico, Glashow prima resta estereffato e poi le risponde confermando il valore di Maiani


- l'effetto dei funghi deve durare parecchio, perchè la Carlucci replica dissezionando un articolo pubblicato da Maiani per mettere in luce degli errori, e fornendo a riprova le considerazioni di un altro scienziato, Alvaro de Rujula


- Rujula smentisce, mentre il resto della sopracitata comunità mondiale della Fisica si chiede chi sia questa Parlamentare che si tuffa in una discussione di Fisica delle Particelle per sostenere l'incompetenza del Presidente della massima istituzione scientifica italiana. Quando scoprono che è un ex showgirl restano, come dire, perplessi.


- A questo punto il colpo di genio della Carlucci, con un'ispirazione degna della retorica da seconda media: se è tanto bravo, com'è che non ha mai vinto il Nobel? (giuro)


- Le fanno notare che anche un certo Edward Witten, considerato il più grande fisico vivente, non ha mai ricevuto il Nobel. La medaglia Fields, si. Il Nobel, no.


Adesso, il punto non è che tutto questo sia nato dall'evidente follia di giustificare un voto tutto teo-ideologico, non è che la Carlucci dimostri la più grassa ignoranza di epistemologia, non è neanche che nel suo delirio abbia sbagliato locuzioni e congiuntivi e definito Mariani "figlio di ballerina".


Il punto è che Gabriella Carlucci è nostra rappresentante in Parlamento, e componente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione.


Perchè?

Espatrio vs Rimpatrio

Ogni tanto, per cara grazia, l'Italia si pone il problema della fuga dei cervelli. E di solito se lo pone in senso accademico-finanziario. Solitamente come risposta ad un successo scientifico conseguito da un qualche italiano all'estero. E il senso del problema è: come trovare i soldi da infilare nelle tasche dei nostri ricercatori per farli tornare in patria?

Ecco, il problema non è questo. O se si vuole, è un problema che va risolto, senza se e senza ma, ma non basta neanche a cominciare.
Gli stipendi italiani, fra il ridicolo ed il mortificante, non sono solo un problema in sè. Sono l'affermazione consapevole e la reiterazione di un Paese che non vede il motivo di investire sulla meritocrazia, sull'innovazione, sulla formazione. Dentro e fuori l'università.

Io mi sono trasferito all'estero nel 2008, per un motivo semplice: amo l'Italia, e non volevo arrivare ad odiare un Paese che aveva coscientemente e ripetutamente scelto la strada della cialtronnagine ad oltranza.
E a chi poi dice che si tratta di atteggiamento snob estero-filo, del tipo "solo noi italiani parliamo sempre male dell'Italia, ma alla fine tutto il mondo è paese"...No. Davvero, no.
E' una scusa anche questa cialtrona, superficiale e fondamentalmente sfigata.

E tanto per far capire che non è solo questione di soldi, questo blog offre, fra le altre cose, unparziale e frustrante elenco di ragioni per lasciare l'Italia.

Per poi non essere troppo pessimisti, si fa possibile per tirar su un elenco simmetrico di ragioni per tornarci. E su queste, chi vuol dare un mano lo faccia, con una sola regola: niente luoghi comuni. ('O sole, 'o mare, la pizza...)

Chi arriva primo a 101 vince.

Cosa, non lo so.