In questi 14 minuti è racchiusa l'essenza politica di David Cameron, il giovane (per i nostri standard) e brillante (anche per quelli inglesi) leader dei Tory che dovrebbe avviarsi, ma non è detto, a vincere le elezioni di maggio e a porre fine al ciclo del Labour.
Ed è un'essenza tutta riassumibile in un'analisi lucida del mondo, e in alcune conseguenti scelte politiche: viviamo in un'era post-burocratica, in cui gli individui hanno accesso a informazioni e strumenti che permettono loro di compiere scelte da cui erano tradizionalmente esclusi. Ed è un bene che sia così, perchè lo Stato non ha più abbastanza soldi per permettersi di compiere quelle scelte al posto loro. Quindi, lasciamo che siano le persone e le comunità locali a gestire una parte sempre crescente della propria vita.
E attenzione, non è una verniciata digitale sul lassez-faire reaganiano, perchè Cameron parla proprio di persone, e non aziende: e quindi propone, fra le altre cose, scuole autogestite dagli insegnanti e ospedali da medici e infermieri in forma di cooperativa.
Intendiamoci, forse è un alibi dietro cui nascondere un taglio del welfare tutt'altro che originale, ma è pur sempre un alibi che costringe a riflettere, e soprattutto che interpreta la contemporaneità. Una piattaforma politica per il 2010, che ridefinisce il perimetro tra destra e sinistra e che non sarebbe potuta esistere non dico 30, ma nemmeno 10 anni fa, all'apice del Blairismo.
Come la sinistra, anche la destra in Italia ha bisogno di una vigorosa iniezione di XXI secolo. Noi stiamo qui ad applaudire le timide considerazioni di Fini, che nel cialtronismo retrogrado dei suoi compagni di partito sembrano utopici spiragli di progresso, ma se non fosse per una pari timidezza intelletuale del PD anche Fini apparirebbe per quello che inevitabilmente è: un figlio, più o meno brillante, di un'epoca in via di scadenza.
(Poi va beh, possiamo pensare all'effetto farsesco di un Cameron che fa un discorso simile in Italia: dal mettere online tutti i bandi d'appalto dei lavori pubblici, immagino con i dettagli di mignotte e circoli sul Tevere, al mappare la distribuzione dei reati in tempo reale, salvo scoprire che le aree terrorizzate dall'emergenza sicurezza erano molto più pericolose vent'anni fa)