venerdì 6 maggio 2011

La differenza fra i complottisti e gli anti-complottisti

Non c'e'. (cit.) In un pratico schemino.


5 commenti:

  1. Esatto. Naturalmente nessuno dice le cose A, fra gli "anticomplottisti", ma il principio è corretto. C'è una sostanziale specularità di argomenti (come fra chi è sempre contro la schiavitù, e chi è sempre a favore: poi ci sono quelli – tu diresti "ragionevoli"? – in mezzo, che ammettono la schiavitù in diversi casi): è proprio la dignità dell'argomento a cambiare.

    Non si dubita finché non c'è ragione di dubitare, è il fondamento di ciò che tu chiameresti "l'atteggiamento non-travaglista".

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  2. C'è una differenza fondamentale che mi sembra strano ti sfugga: da una parte si parla dell'opportunità morale di una cosa, e ci si può schierare pregiudizialmente pro o contro; dall'altra si parla dell'esistenza di un fatto, e non ci si può schierare pregiudizialmente pro o contro: si valutano gli elementi a supporto, e si trae una conclusione probabilistica.

    Nel caso in questione, qualcuno i primi giorni aveva una ragione effettiva di dubitare: mentre in passato tutte le operazioni analoghe sono state documentate in qualche modo, in questo caso non si è presentata alcuna prova documentale (di OBL, non del blitz) e si è chiesto di andare sulla fiducia, con una giustificazione non esattamente di marmo (la sintesi migliore dei dubbi mi sembra di @knifework: "Who hasn't shot someone in the face, fed their corpse to the sharks, and then fretted over how their followers would feel about the photo?")

    Dico questo perchè se si rifiutano le teorie del complotto a prescindere, con le argomentazioni lì in alto, poi succede che chi ha dei dubbi, pur essendo ragionevole, non si convince, e finisci con lo spendere barcate di soldi in una seconda commissione d'inchiesta sull'undici settembre, che porta le argomentazioni convincenti che avresti potuto produrre qualche mese prima, gratis.

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  3. Caro Eugenio Mastroviti,

    Tu sei quel farlocco che due anni fa scriveva in un celeberrimo post:

    "Ogni volta che voti "Tory" lasci che una donna venga ammazzata di botte!"

    Dicevi cosi perche' non ti garbava che Boris johnsonn diventasse sindaco di Londra.
    Pensavi, da scemo, che con un Sindaco di Londra di ideologia "Tory" le donne di Londra avrebbero continuato a prendere le botte dai mariti violenti, mentre votando "a sinistra" le violenze domestiche sarebbero state tenute sotto controllo e gradualmente eliminate.
    (Perche' "a sinistra" siete bravi, femministi, omofili e grandi economisti).

    Da quando sei diventato amico di Yossariam parli come lui: cioe' dici cose intelligenti e condivisibili: cose che due anni fa avresti chiamato farlocchianamente "cagate fasciste".

    Sei il solito Terrone che si adatta alle circostanze quando il vento cambia.
    Quel Terrone che ha votato per due volte per Fausto Bertinotti e adesso scrive cose che si possono leggere sul Giornale, su Libero, sul Foglio e che si possono perfino condividere.

    Fra poco comincerai a parlarci bene della politica migratoria di Calderoli: cioe' che la migrazione deve essere tenuta sotto controllo altrimenti, come in UK, ti trovi un milione di "razzisti/nazisti" che votano per il BNP e in alcune citta' trovi gia' un Muro di Berlino: i terroni islamici da una parte; i bianchi cristiani settentrionali dall'altra.

    Proprio come pensava il leghista di Finchley (quello che tu e tua moglie prendevate per il culo perche' diceva che c'erano troppi immigrati clandestini: 400 mila solo a Londra, per l'esattezza).

    Stammebbuono.

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  4. Guarda,

    appena vedo Eugenio (che peraltro non conosco) gli porto i tuoi saluti.
    Nel frattempo, se vuoi puoi trovarlo qui: http://inminoranza.blogspot.com/

    Io mi tengo lo stammebbuono intanto, che fa sempre bene...

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  5. Il Terroncello Rifondazionista di Bari, Eugenio Mastroviti, dice che ha di Ronald Reagan la stessa opinione che ha di Margareth Thatcher: li disprezza ambedue.

    Ci credo: gli hanno sfondato il culo e hanno, con Berlusconi, ridotto la Sinistra a una montagna di merda.
    E il culo ancora gli brucia, al Terroncello Rifondazionista compaesano della d'Addario.

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