lunedì 21 settembre 2009

Communist press

Stamattina un milioncino di inglesi ha letto questo andando al lavoro:



Uno direbbe che la stampa comunista (in questo caso Metro) non conosce confini, e che passa tutto il tempo appresso ad ogni alito di vento italico pur di mettere in difficolta' l'Egoarca, ma poi va a leggere l'articolo e si vede che dell'Italia non sanno granche': fa tenerezza leggere che secondo loro le dichiarazioni di Brunetta hanno "provocato ancora un altro mal di testa a Berlusconi".
Me li immagino, questi ingenuotti di inglesi, che si aspettano chissa' quale reazione scandalizzata della societa' civile, e un esercito di spin doctor berlusconiani che si danno da fare per correggere, stemperare, mettere una pezza...


(Che poi uno dice: "E va beh, manco l'avessero messo in prima pagina..." Vero. In prima pagina c'era un articolo dedicato alla "follia" dei due miliardi di tagli alla scuola proposti dal governo Brown.
Un po' come le prime pagine italiane sulla riforma Gelmini, con i giornali che no, non si sono fatti distrarre dalla vaccata del grembiule, e hanno fatto il proprio dovere denunciando il martirio finanziario a cui si e' deciso di sottoporre la pubblica istruzione.)

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