Il Governatore pronto ad affrontare la Lega sul suo terreno, denuncia i ritardi del governo sulla riforma dello Stato: "Dalla Lombardia daremo una mano, ma a patto che non sia un falso federalismo. Quello fiscale non basta". E sul prossimo sindaco conferma: "Finora nulla è deciso. Sarà Berlusconi a intervenire"
Visto che è destino che se ne parli nelle prossime settimane, cerchiamo di chiarire una cosa: agli italiani del federalismo non gliene frega una mazza!
Certo, sì, c'è stato un momento, intorno a Mani Pulite, in cui sembrava la Terra Promessa, ma è stato, appunto, più di 15 anni fa, ed era solo un sintomo dell'esasperazione verso la degenerazione della politica, quindi della politica romana, quindi di Roma.
E certo, la Lega continua a riciclare il suo "Roma Ladrona", ma è più uno slogan identitario che altro, simmetrico al "Padroni a casa nostra". Slogan efficaci, ma spicci, senza grandi ambizioni riformiste.
Bossi sa che i propri elettori vogliono solo quel tanto di potere che basta a decidere di chiudere i kebab, tenere gli immigrati fuori dalle case popolari e distribuire
un pò di soldi agli amici. Per il resto, per non pagare le tasse basta mandare Berlusconi a Roma, e anche della RU486 in
fondo chi se ne frega...
Per chi vede la politica come una forma di
amministrazione condominiale in larga scala sai che fascino possa avere un grande progetto di riforma istituzionale...!
La Lega lo sa benissimo, ed è per questo che continua a rivendicare il federalismo. Perchè è una rivendicazione forte, ma di cui nessuno le chiederà mai conto.